10 libri che parlano di femminismo, parità e violenza di genere
Il 25 novembre di ogni anno si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una giornata dedicata a fare luce su un problema che riguarda tutti.
La violenza di genere resta un tema attuale e a tratti difficile da individuare con chiarezza, viste le molteplici facce che può assumere. La violenza contro le donne, infatti, è un contenitore estremamente vasto di violenze che hanno però tutte la stessa radice: l’idea che le donne siano inferiori agli uomini.
Quando si parla di violenza contro le donne si pensa immediatamente alla violenza fisica, alla violenza sessuale, alla violenza domestica e ai femminicidi. Tutti questi comportamenti sono la punta dell’iceberg, le conseguenze “estreme” del patriarcato sulla vita delle donne. Ma pur essendo fenomeni estremi non sono affatto rari, scandiscono infatti le giornate di molte donne che non conoscono una vita libera dalla violenza.
Non si tratta di amore, di coraggio, di principesse e guerriere. Fortunatamente il collettivo Mujeres Libres a Bologna lo ha ricordato con alcuni striscioni: “Tornando a casa voglio sentirmi libera, non coraggiosa”. Non è la donna che deve avere il coraggio di affrontare il pericolo, ma è responsabilità di tutti (quindi della società) fare sì che il pericolo non esista e quindi non influenzi il comportamento della donna.
La pandemia di COVID-19 ha poi acuito il problema:
- un po’ perché il concetto di famiglia focolare non trova riscontro nei dati, che ci dimostrano che non tutti in casa stanno così bene e che la violenza trova il suo primo sfogo tra le mura domestiche. Cosa succede se per 9 mesi vieni invitata a stare il più possibile in casa con il tuo carnefice?
- un po’ perché rischia di esserci sempre qualcosa di più importante e immediato di cui occuparsi, relativo alla situazione della pandemia.
Nel 2020 abbiamo mille modi di formarci e informarci, anche digitalmente grazie a profili e siti competenti (pensiamo a Bossy, a @cimdr, a @carlottavagnoli o @eugenialauraraffaella , solo per citarne alcuni). La superficialità con cui, ancora oggi, si affronta questo enorme problema è profondamente sbagliata e non aiuta la causa. A volte a spot, solo per commemorazioni, a volte con terminologie sbagliate, molto spesso con disattenzione.
Per questo motivo, abbiamo pensato di selezionare 10 libri – molto diversi tra loro, anche per anno di pubblicazione – che pensiamo possano essere di aiuto per affrontare in modo corretto le discriminazioni, la violenza di genere usando un linguaggio e terminologia appropriati (molto spesso in modo diretto e ironico). Come sempre, la lista è molto personale e vuole essere uno spunto, un invito ad approfondire il tema, a conoscere e a diventare sempre più una comunità consapevole.
Ecco i 10 titoli
Una stanza tutta per sé
Virginia Woolf
Il grande classico. “Una donna per scrivere un romanzo deve avere del denaro e una stanza tutta per sé” afferma Woolf davanti a un pubblico di studentesse di Cambridge nel 1928. E’ proprio nel luogo dell’esclusione femminile che Woolf vuole smantellare con questo saggio la cultura sessista ed elitaria. Ne esce un manifesto della cultura femminista e una rilettura del rapporto donna-scrittura che smaschera finalmente il privilegio maschile e le disparità di genere.
Una pietra miliare. Essenziale.
Atlante delle donne
Joni Seager, edito da Add
Imprescindibile per farsi un’idea generale ragionata e documentata. E’ un’analisi molto accurata di come vivono le donne nel mondo raccontata in più di 200 infografiche.
Ci sono i numeri del mondo del lavoro, della salute femminile, dell’istruzione, l’alfabetizzazione, della situazione abitativa. Si scopre tantissimo e soprattutto ci si crea una base numerica e consolidata per parlare della condizione delle donne e di temi affini
Gli uomini mi spiegano le cose
Rebecca Solnit, edito da Ponte alle grazie
Questo libro in realtà è una raccolta di saggi pubblicati dalla Solnit nel corso degli anni che hanno come filo conduttore varie riflessioni sulla sopraffazione maschile che non si manifesta solo attraverso la violenza fisica, l’umiliazione, la dipendenza economica, ma anche attraverso meccanismi più semplici, da comportamenti più sottili, quotidiani e socialmente accettati. Anche una semplice conversazione rischia di essere, e molto spesso è, luogo di sopraffazione dell’uomo che mette a tacere la donna.
Mansplaining è il neologismo che è stato coniato per definire questo atteggiamento e nasce dall’unione delle parole man (uomo) e explain (spiegare). Il New York Times ha inserito il termine tra le parole dell’anno del 2010.
Io sono Una
Una, edito da Add
Inghilterra, 1977. Una è una ragazzina di dodici anni e vive in un paese dello Yorkshire.
In quell’area negli stessi anni un killer soprannominato Squartatore uccide donne in modo seriale. Le ragazze devono stare attente, essere sobrie non uscire da sole perché se vengono uccise potrebbe essere colpa loro.
Anche Una subisce un abuso e da quel momento diventa insicura, terrorizzata e sola. Ha paura di essere lei quella sbagliata e si confronta con un mondo che non sa ascoltare.
Un graphic novel potentissimo, sia nel disegno che nel testo. Un’esplorazione della responsabilità collettiva e culturale della società patriarcale in cui la vittima viene emarginata e mai capita e accolta.
Queste voci mi battono viva
Tiffany Mc Daniel, edito da Atlantide
Libro di poesie uscito in Italia in contemporanea al romanzo della stessa autrice Il caos da cui veniamo, a cui è strettamente legato per l’ambientazione e i personaggi. Racconta la crescita della protagonista, il rapporto con il proprio corpo e con gli altri, donne e uomini. E’ una formazione dolorosa, violenta, a un passo dalle dipendenze e sempre alla ricerca di un proprio posto per uscire dalla solitudine. “Una ragazza diventa donna davanti al coltello. / Deve imparare a riconoscerne la lama, / a sanguinare come se fosse dannato o in difetto”
Bastava chiedere
Emma, edito da Laterza
Un fumetto divertente, intelligente e femminista. Partendo dalla classica scena che ogni donna conosce in cui, dopo essere tornata dal lavoro e aver fatto la spesa, deve preparare la cena, controllare i figli e pensare a lavoro e casa, Emma esplora vari concetti importanti come quello di carico mentale.
Il titolo è un chiaro riferimento a tutte le volte che il tuo compagno ti ha risposto «bastava chiedere», come se tu fossi in carico di tutta l’organizzazione e lui aspettasse solo ordini su come aiutare. Ecco, il dover pensare a tutto questo, oltre alle proprio lavoro e al proprio tempo libero è il carico mentale. Diamo per scontato che ogni donna se lo porti dentro, ma perché?
Piccolo dizionario dell’inuguaglianza femminile
Alice Ceresa, edito da Nottetempo
“Per me,” scriveva Ceresa, “l’inuguaglianza femminile è ancorata nella intera visione del mondo; ergo, se io faccio un dizionario, devo fare il giro anzitutto delle radici di quest’albero… Conclusione: il piccolo dizionario io non lo scrivo per le donne; lo scrivo perché va scritto”. Non c’è molto da aggiungere alle parole dell’autrice. Una quarantina di voci attraverso cui vengono svelate le insidie nascoste dietro le parole più familiari. Biologia, Femminile, Grammatica, Lavoro, Legge, Moda, Morale, Sesso, Svizzera, Vita. Sono alcuni dei termini che vengono messi sotto la lente di ingrandimento. Un libro che non va solo scritto, ma anche letto.
I sentimenti del Principe Carlo
Liv Strömquist, edito da Fandango
Alla conferenza stampa in occasione del suo fidanzamento con Diana, chiesero a Carlo se era innamorato, dopo aver esitato un po’ rispose “sì, qualsiasi cosa amore significhi”. Partendo da questo aneddoto e prendendo ad esempio le storie d’amore di cantanti, reali e attori, Strömquist riflette sui tanti perché e come delle relazioni amorose. Con un metodo impeccabile e originale ci dimostra che i nostri ruoli non dipendono solo dalla nostra natura, ma soprattutto dalla struttura e dalle imposizioni della nostra società sessista. Dopo averlo letto, non guarderete più i divi con gli stessi occhi…e neanche la vostra vita di coppia!
Rosso è bello
Lucia Zamolo, edito da Sonda
Un tabù che da sempre riguarda le donne è legato al ciclo, alle mestruazioni. Questo libro, illustrato in modo egregio, affronta il tema in modo originale, usando ironia e quotidianità per far acquisire consapevolezza, uscire da isolamento e vergogna.
Parità in pillole
Irene Facheris, edito da Rizzoli
Questo libro è un ottimo strumento per costruire rapporti paritari, esaminando a una a una le discriminazioni più diffuse (stupro, sessismo, omobitransfobia, classismo..) per invitare tutte e tutti a diffondere attivamente una sensibilità nuova. Irene Facheris è presidente di Bossy, comunità che si occupa di divulgazione e di interventi su stereotipi di genere, sessismo, femminismo e diritti LGBTQ+. Parità in pillole per 5 anni è stata una playlist video su Youtube in cui l’autrice appunto parlava di parità.